Il Cielo dall'aurora al crepuscolo. Attraversando l'atmosfera terrestre, la luce del Sole in parte viene diffusa. L'azzurro, che subisce la maggior dispersione, dà al cielo il suo colore. La luce si disperde sempre di meno man mano che si passa dall'azzurro al giallo e al rosso, e questo spiega i cambiamenti di colore del Sole: quando il Sole è alto sull'orizzonte, lo si vede giallo (il giallo è il suo colore reale), ma quando è basso appare rosso. In questo caso, i raggi solari, fortemente inclinati, attraversano uno spesso strato di atmosfera e ciascuno dei colori salvo il rosso, è largamente diffuso.
I raggi solari quando non sono diffusi non attraversano l'atmosfera in linea
retta, bensì vengono rifratti (deviati) a causa degli strati atmosferici; ne
risulta che noi vediamo il Sole un pò più in alto di quanto in realtà non sia.
La rifrazione infatti innalza le immagini e il fenomeno è tanto più sensibile
quanto più l'oggetto considerato è basso sull'orizzonte; perciò vediamo già il
Sole alcuni minuti prima che si levi e ancora per qualche momento dopo che è
tramontato.
Dato che, come si è detto, per il fenomeno della rifrazione le immagini sono
innalzate specie quando il Sole è basso sull'orizzonte, al tramonto il bordo
inferiore del disco solare è innalzato più che il bordo superiore; pertanto
l'immagine del Sole ne risulta appiattita e prende una forma leggermente ovale,
un pò simile ad un melone.
Si chiamano crepuscoli quei momenti della giornata in cui la luce solare
continua ad essere riflessa o diffusa nell'atmosfera, quando il Sole è già
scomparso al di sotto dell'orizzonte. Si definisce generalmente come crepuscolo
un periodo compreso tra il tramonto e il momento in cui il Sole si trova a 18°
al di sotto dell'orizzonte - il che, per le latitudini medie, dura circa un'ora.