Le Stelle sono altrettanti soli: corpi celesti brillanti di luce
propria e generalmente così lontani da noi che sembrano immobili, mentre invece
si spostano assai rapidamente.
Numero. Nelle notti più chiare si scorgono circa 2.000 stelle. Col mutare
delle stagioni altre le sostituiscono, così che in un anno è possibile vedere a
occhio nudo 6.000 stelle circa.
L'insieme delle stelle della nostra Galassia si conta a miliardi e ciò
nonostante lo spazio è quasi vuoto. Se il Sole fosse grande come il puntino di
una "i", la stella più vicina sarebbe un puntino situato a 16 km e le altre
stelle sarebbero punti più o meno microscopici, alcune soltanto grandi come un
pisello, distanti centinaia di migliaia di chilometri.
Distanza. La stella più vicina a noi, il Sole, dista 150 milioni di
chilometri. Invece del chilometro, unità di misura insufficiente per tali
distanze, si usa l'anno luce, cioè la distanza che percorre la luce in un anno,
alla velocità di 300.000 chilometri al secondo. La stella più vicina, eccettuato
il Sole, si trova a 4,3 anni luce. Sirio, la stella più luminosa, è a 8,7 anni
luce. Altre stelle distano da noi migliaia di anni luce.
Luce. Tutte le stelle brillano di luce propria, luce che può essere
prodotta in seguito a reazioni nucleari simili a quelle della bomba a idrogeno.
Quando gli atomi di idrogeno si trasformano in atomi di elio, e questa reazione
avviene nella maggior parte delle stelle, l'1% circa della massa si trasforma in
energia (500 grammi di idrogeno liberano una energia pari a quella che possono
svolgere circa 11.000 tonnellate di carbone). Questa energia mantiene la
temperatura interna della stella a milioni di gradi. Alla superficie la
temperatura varia da 3.000 a più di 30.000 gradi a seconda della natura della
stella. Sono milioni di tonnellate di materia che producono un tale spaventoso
quantitativo di energia.
Luminosità. Il Sole è una stella media sia per grandezza che per
luminosità; altre stelle sono brillanti da 600.000 volte più a 550.000 volte
meno del Sole. Per la maggior parte la luminosità è compresa tra 1/10.000 e
10.000 in rapporto alla luminosità del Sole. Lo splendore osservato dipende
dalla distanza e dalla luminosità reale o assoluta della stella.
Dimensioni. La maggior parte delle stelle è così lontana che la loro
grandezza non può essere che misurata indirettamente. Le supergiganti rosse sono
le stelle più grandi. Il sistema solare compreso sino all'orbita del pianeta
Marte conterrebbe a fatica la stella Antares, il cui diametro è infatti 390
volte quello del Sole. Le stelle più piccole sono le nane bianche.
Antares potrebbe contenere l'orbita di Marte
Densità. Le densità variano considerevolmente da una stella all'altra. In
effetti tutte le stelle sono masse di gas, ma di gas in condizioni diverse da
quelli che noi vediamo abitualmente. Le stelle giganti, come Antares, hanno una
densità 2.000 volte inferiore a quella dell'aria, mentre le stelle più comuni
hanno una densità simile a quella del Sole. Le nane bianche sono così pesanti
che un decimetro cubo della sostanza di cui sono formate, peserebbe sulla Terra
30 tonnellate o più.
Movimenti. Il Sole si sposta verso la costellazione di Ercole alla
velocità di 20 chilometri al secondo; le altre stelle pure si spostano a
velocità varie e possono arrivare anche a 50 chilometri al secondo o anche più
(Arturo: 135 chilometri al secondo). Alcune si spostano in quanto sono elementi
di un sistema o facenti parte di ammassi stellari. Uno di questi sistemi, del
quale fanno parte numerose stelle della costellazione del Toro, si allontana
alla velocità di 48 chilometri al secondo. Alcune stelle che constano di due o
più componenti (stelle doppie) che gravitano intorno a un centro comune, si
spostano attraverso lo spazio compiendo lo stesso movimento. Le stelle di una
costellazione non sono necessariamente vicine; possono trovarsi a distanze molto
differenti dalla Terra e spostarsi in direzioni e a velocità pure assai diverse.
Colore. Il colore delle stelle va dall'azzurro chiaro luminoso al rosso
scuro. Il colore è indice della temperatura della stella e costituisce uno dei
fattori della classificazione stellare. I colori non sono molto evidenti e solo
una osservazione attenta permette di distinguere le sfumature nel cielo
notturno.
Magnitudine. Lo splendore delle stelle è misurato in "magnitudine". Le
più luminose sono dette di magnitudine 0 (le due stelle più luminose del cielo
hanno magnitudine negative). Le stelle di magnitudine 1, 2, 3 ecc. sono via via
meno luminose e quelle di magnitudine 6 sono appena visibili a occhio nudo. I
telescopi permettono di vedere e di fotografare stelle di magnitudine 20 e più.
La magnitudine apparente dipende da due fattori: la luminosità effettiva
(magnitudine assoluta) e la distanza. La tabella riferisce, per le stelle più
luminose del cielo, la magnitudine apparente, la distanza e la magnitudine
assoluta. Si vede per esempio che la Alpha Centauri sembra assai luminosa
(magnitudine apparente -0,27), senza essere veramente molto luminosa
(magnitudine assoluta +4,4), perché è vicina. Invece Rigel appare
luminosissima (magnitudine apparente +0,12) pur essendo molto lontana oltre
1.400 anni luce) poiché è assai brillante.
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Classificazione. Le stelle possono essere classificate
secondo il loro spettro, che dipende dalla temperatura dell'atmosfera della
stella. Gli spettri delle stelle a bassa temperatura dimostrano che esse
contengono, tra i composti chimici, i più semplici. Man mano che la temperatura
si innalza, le molecole si fanno sempre più rare e gli atomi dei diversi
elementi si presentano sempre più ionizzati; si dicono ionizzati quegli atomi
che hanno perso uno o più elettroni. In seguito allo studio di migliaia e
migliaia di spettri, le stelle sono state classificate in sette gruppi: O, B, A,
F, G, K ed M; e divise in sottogruppi (A0, B3, G5,...). Il 99% delle stelle
rientrano in questa classificazione. Quattro altri gruppi (W, R, N, S)
comprendono le stelle residue, che non fanno parte di nessuno dei gruppi
principali.
Classificazione delle stelle